piscologia

Due chiacchiere con Giovanni Dipaola, psicologo

Conosciamo meglio i professionisti che collaborano con l’Associazione Graphema.

In questo articolo scambiamo due chiacchiere con Giovanni Dipaola, Psicologo-Psicoterapeuta  e Psicologo dello Sport. Originario di Cerignola, esercita la libera professione dal 2015 occupandosi di bambini, adulti, coppie, atleti e gruppi sportivi.

Giovanni Dipaola
Giovanni Dipaola

La figura dello psicologo sta vivendo un nuovo momento di gloria?

Credo proprio di sì. La consapevolezza in merito alla nostra figura professionale è cresciuta grazie ad una riscoperta dei concetti  di salute e benessere, naturalmente psicofisiologico.

Nello specifico invece di cosa si occupa uno psicologo dello sport?

Lo psicologo dello sport si occupa prevalentemente di allenamento mentale ma non solo. Può integrare le sue competenze cliniche per il benessere degli atleti ed agire inoltre da ponte di collegamento con le società sportive per migliorare la qualità organizzativa.

Qual è il valore aggiunto di questa figura?

Credo che per lo sport come per la clinica, il valore aggiunto dev’essere quello di portare valore alle persone.

Quali invece le tue esperienze in qualità di psicologo nel settore scolastico?

A scuola ho avuto il piacere di lavorare come responsabile di uno sportello di ascolto per genitori ed insegnanti presso una scuola elementare di Cerignola per 4 anni.

Quali sono le difficoltà che secondo te incontrano i giovani di oggi nel rapporto con l’istituzione scolastica?

Penso che la scuola abbia il compito di avvicinare ed integrare le generazioni. Dev’essere in un certo senso più accattivante, utilizzando le nuove tecnologie ed al passo con i tempi, purché ad ogni modo, si studi alla vecchia maniera.

Proposte e suggerimenti: cosa le scuole dovrebbero innovare e quali spazi riservare alla figura dello psicologo?

A scuola bisogna intervenire a 360°, dal personale scolastico agli alunni. La creazione di spazi riflessivi indivuduali e gruppali sarà determinante per ottimizzare la qualità organizzativa ed il relativo benessere di ogni individuo.

Infine l’ausilio di una disciplina come la grafologia nell’ambito dei progetti di orientamento e screening può essere da supporto nella valutazione di uno studente almeno nell’ambito dell’indagine della sua personalità e della scelta scolastica successiva / professionale?

Sono un sostenitore della soggettività: le tecniche, tutte, sono importanti. Sarà determinante individualizzare gli interventi per dare significati precisi e soggettivi. In questo modo potremo aumentare consapevolezza.

Per info e contatti:

Pagina Facebook @Dr. Giovanni Dipaola Psicologo-Psicoterapeuta-Psicologo dello Sport

Profilo Instagram @dr.giovannidipaola

Profilo Linkedin @Giovanni Dipaola

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