Dalila Campanile grafologa

Due chiacchiere con Dalila Campanile, vicepresidente Associazione Graphema

Dalila Campanile grafologa
Dalila Campanile

Conosciamo meglio i professionisti che collaborano con l’Associazione Graphema. In questo articolo scambiamo due chiacchiere con Dalila Campanile, Grafologa Peritale e Criminale, vicepresidente dell’Associazione Graphema.

Professione Grafologa: come inizia questo percorso?

Durante gli studi in legge sboccia l’interesse per la grafologia. Mi formo presso una scuola triennale riconosciuta, acquisendo competenze specifiche e tecniche in materie come la Grafologia per la Grafometria e la Grafologia per la Grafoanalisi. Dopo il biennio, frequento il terzo anno specialistico conseguendo il diploma in Grafologia Peritale e Criminale.

Che cosa fa esattamente chi svolge questa professione?

L’ambito in cui opero principalmente è quello Peritale. Redigo Consulenze Tecniche di Parte oppure Consulenze Tecniche d’Ufficio quando vengo nominata dai giudici. Il mio intervento è richiesto per verificare l’autenticità di documenti manoscritti come ad esempio i testamenti.

Qual è la differenza con l’ambito criminale?

In questo caso l’approccio è quello della Grafoanalisi. Attraverso l’esame della scrittura si individuano i tratti psicologici, i temperamenti ma anche le eventuali tendenze patologiche e devianti che possono rappresentare un campanello d’allarme all’interno di quella personalità. Ovviamente per un quadro completo in questo ambito, il Grafologo può lavorare in equipe con criminologi e simili.

Come si evince dalle risposte precedenti, le analisi grafologiche vengono effettuate su documenti manoscritti in originale. Ma se ci fossero delle copie?

La regola aurea è quella di eseguire l’analisi grafologica sul documento originale. Tuttavia, per una serie di circostanze, il Grafologo può operare su copie di buona qualità. Ci sono orientamenti giurisprudenziali in merito che hanno stabilito la possibilità di operare su copie: pensiamo a tutti quei casi in cui i documenti sono inaccessibili oppure sono andati persi. Senza la visione degli originali risulta difficile esprimersi con assoluta certezza in merito all’esito dell’accertamento.

Restiamo sul tema della grafia: si scrive ancora a mano?

La maggior parte dei documenti su cui si opera in ambito Peritale sono assegni, contratti, testamenti. Sono tutti documenti che richiedono l’apposizione di firme autografe, soprattutto il testamento olografo che deve essere scritto interamente di pugno dal de cuius. Tuttavia, a parte questi documenti, si scrive sempre meno a mano a causa del massiccio utilizzo delle tecnologie. Ed è un vero peccato perchè scrivere a mano sviluppa tante altre abilità, soprattutto quelle legate alla memoria.

Tra le attività dell’Associazione Graphema c’è anche una sensibilizzazione in questo senso?

L’Associazione è nata da un’idea condivisa con la collega Nelda Rossetti. La mission è quella di divulgare la Grafologia nei suoi diversi ambiti di applicazione sul nostro territorio. Abbiamo attivato diversi canali proprio per permettere a tutti i soci di poter essere sempre aggiornati in questo senso: abbiamo un sito web e i social. Tra le prime attività lanciate dall’Associazione i laboratori dedicati ai bambini in collaborazione con alcune librerie del territorio. In questa occasione abbiamo puntato a sensibilizzare i genitori dei partecipanti sull’importanza della postura e della prensione della penna, aspetti che sono alla base di una corretta padronanza del gesto grafico. Se si padroneggia la scrittura da bambini almeno si avrà un motivo in meno per abbandonarla da adulti!

Per info e contatti:

Pagina Facebook @grafologadalilacampanile

Profilo Linkedin @Dalila Campanile

Sito web http://www.dalilacampanile.it

 

 

 

 

 

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